SERATA DEL 15/02/18 CON SALVATORE CIMMINO

  • 18 Febbraio 2018

 

Serata-evento giovedì sera scorso in Sezione a Schio.

Una serata dal fortissimo impatto motivazionale fortemente voluta dal nostro Presidente Michele Dalla Vecchia che è riuscito a regalare a tutta la sezione di Schio la presenza di un uomo e di un atleta straordinario, che ci ha riempito di emozioni.

A questa serata, la cui partecipazione è stata estesa anche ai familiari dei nostri associati, non è voluto mancare il Presidente del CRA Veneto Dino Tommasi e l’amministrazione comunale di Schio rappresentata dall’Assessore allo Sport Aldo Munarini.

Dopo i saluti del Presidente regionale e dell’Assessore allo Sport, un emozionato Michele Dalla Vecchia ha preso la parola leggendo una breve biografia di Salvatore, un uomo che, dopo aver perso a soli 15 anni la gamba destra a causa di un osteosarcoma, compie, da circa una dozzina d’anni, traversate a nuoto nei mari italiani e negli oceani del globo lottando per l’abbattimento di ogni barriera fisica e mentale nei confronti delle disabilità. Un esempio di come, con la sola forza di volontà, si possano raggiungere traguardi inimmaginabili.

Quella di Salvatore Cimmino è una storia infinita, che non conosce limiti. Una di quelle che ti colpisce al cuore. Una storia di vita e di sport, di forza e di coraggio. Nessun record da battere, ma solo una sfida da vincere: la sfida contro le barriere architettoniche e mentali che impediscono a chi ha disabilità di andare oltre.

“Questa è la mia battaglia, queste le motivazioni che mi hanno spinto a portare avanti il Giro d’Italia a nuoto prima, poi il giro d’Europa e adesso il Giro del mondo a nuoto per un mondo senza barriere e senza frontiere per sollecitare le istituzioni e per dimostrare a tutti che lo sport, il nuoto in particolare, può essere un forte alleato alla disabilità.”

L’atleta del Circolo Canottieri Aniene, romano d’adozione, ha cominciato a nuotare a 41 anni su consiglio di un amico medico per alleviare il dolore alla schiena. Nel 2006 la sua prima gara, 22 km da Capri a Sorrento, per poi continuare l’anno successivo il giro d’Italia da Trieste a Genova, poi d’Europa e dal 2010 il giro del mondo, concluso con la maratona di Manhattan, dopo non poche difficoltà a causa del mare mosso e delle correnti forti. Una storia raccontata dallo stesso Cimmino anche in una conferenza all’ONU.

“Aver avuto questa possibilità mi ha dato ancora più forza per proseguire su questa strada, la quale spero possa contribuire ad abbattere il muro che separa la società civile dal mondo della disabilità”.

“La disabilità risiede nella società e non nella persona”.

Perché per lui, uomo coraggioso e sportivo vero, è proprio questa la vera sfida, l’unica e più grande. Più grande di ogni distanza e di qualunque fatica.

“L’impresa di scalfire le coscienze dei governanti del mondo affinché legiferino a favore dell’integrazione delle persone con disabilità, favorendo lo sviluppo della mobilità, l’inclusione nel mondo del lavoro e nella scuola, l’accesso alle nuove tecnologie”.

Concludendo con una delle sue ultime imprese: la traversata tra Ponza e S. Felice Circeo del 13 Maggio 2017.
Salvatore, dopo 14 ore di traversata a nuoto senza interruzioni, raggiunge la costa del litorale laziale. Ancora una volta, partendo di notte, sfidando il buio, le bassissime temperature dell’acqua, le correnti e le onde avverse, riesce a portare a termine l’ennesima impresa.

Imprese che non contemplano un record sportivo, un primato personale o una medaglia ma la capacità e la ferma determinazione nell’unire con i suoi ponti le coscienze, le sensibilità e le diversità.

Di lui ci ha colpito l’immane umiltà, l’incredibile sorriso durante tutta la serata, la determinazione e l’impegno che mette in tutto ciò che fa quotidianamente per realizzare gli obiettivi che ci ha raccontato, rispondendo alle tante curiosità che gli sono state poste durante le due ore e mezza circa in cui abbiamo avuto il piacere di ascoltarlo.

Di questa serata rimarrà la consapevolezza di aver avuto la fortuna di conoscere una persona straordinaria come poche altre se ne incontrano nella vita.

Ad abbracciare Salvatore al termine della serata la divisa degli arbitri con la stampa del suo nome da parte del nostro Presidente Michele Dalla Vecchia a nome di tutta la Sezione.

Non finiremo mai di ringraziarti Salvatore per l’indimenticabile serata che ci hai regalato, alla prossima impresa!

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