Aldo Frezza
Nato a Thiene il 24 aprile 1948, ha frequentato il corso per arbitri di calcio presso la Sezione AIA di Vicenza e ha sostenuto brillantemente gli esami in data 10 luglio 1970. Ragazzo stimato da tutti, si è sempre fatto notare per la sua espansività, la sua spensieratezza e la sua affabilità. In breve tempo è riuscito a dirigere importanti gare regionali di prima categoria, dove ha saputo dimostrare le sue spiccate doti attitudinali.
Aldo, che di professione faceva il fotografo presso uno studio di Thiene, non mancava mai ai vari appuntamenti sezionali e portava sempre con sé la macchina fotografica per immortalare gli importanti momenti di vita associativa. Era conosciuto e stimato da dirigenti, giocatori e allenatori di tutte le squadre per la sua serietà in campo, ma anche per la brillantezza che sapeva esprimere fuori dallo stadio.
Dopo quasi otto anni di appassionata e costante attività arbitrale, Aldo, il 6 ottobre 1977, ha avuto un grave incidente automobilistico con la sua Fiat “500”, finendo fuori strada nei pressi di Priabona. Nonostante ciò, una volta ristabilitosi, ha voluto subito riprendere l’attività arbitrale, purtroppo però, a distanza di sei mesi dall’incidente, è prematuramente scomparso il 12 marzo 1978 a soli 29 anni.
Le grandi doti umane e morali di Aldo sono state fin da subito apprezzate tanto che i “sette padri fondatori” decisero, nel 1981, di intitolare proprio a lui la neonata sezione “Aldo Frezza ” di Schio.
Giacomo Borgo
Nato a Schio il 20 gennaio 1968, Giacomo ha frequentato il corso per arbitro di calcio superando brillantemente gli esami il 30 maggio 1986, iniziando la sua carriera arbitrale nella stagione sportiva 1986/87.
In ambito sezionale ha ricoperto gli incarichi di consigliere, designatore, referente per il notiziario “Il Fi-Schio” e referente per il calcio a 5, fino al ruolo di Vice Presidente. Prima di abbandonare l’attività sul campo, a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo all’età di soli 35 anni, le sue doti gli hanno consentito di diventare punto di riferimento per i colleghi. Purtroppo non ce l’ha fatta a portare a termine la sua gara più difficile, quella contro la malattia. È mancato il 4 ottobre 2003.
Tutti, però, lo ricordano per la sua professionalità e la sua tenacia e per aver tenuto duro contro ogni difficoltà, nei suoi 18 anni di tessera. Giacomo, che risiedeva ad Arsiero con i genitori, dopo aver arbitrato nel Calcio a 11 e aver ricoperto il ruolo di assistente arbitrale regionale in coppia con il collega Giancarlo Brunori, ha raggiunto la serie A in calcio a 5. Come osservatore arbitrale, poi, ha continuato ad operare da fine 2001 classificandosi al primo posto a livello regionale.
Proprio per questo Giacomo sarà ricordato come uno dei massimi esperti del Calcio a 5. A lui, nella attuale sede sezionale di Via Marconi, è stata dedicata la sala riunioni a memoria del grande impegno profuso nella promozione del regolamento di questa disciplina sportiva e nella valorizzazione dei giovani arbitri.