Passerella finale per Daniele nell’élite del calcio italiano
Si dice che la fortuna faccia novanta.
Allora significa che essa non vale che meno di un terzo del talento, almeno per Daniele Orsato.
Perché il talento fa 290. Ti porta a dirigere 290 partite di Serie A.
Tante per una carriera, tante per una vita, tante per la storia di moltissime Sezioni, ma sono quelle inanellate da lui solo da quasi 20 anni a questa parte.
Domenica scorsa è arrivato il commovente triplice fischio, al termine dell’incontro tra Atalanta e Fiorentina.
Un tripudio per lo sport, in cui non solo le squadre hanno giocato a viso aperto ma hanno persino omaggiato il nostro fenomenale compagno con una passerella degna dei migliori.
Non capita spesso di sentire uno stadio applaudire un arbitro e quando accade è una gioia condivisibile.
Un segnale importante.
Daniele si issa al secondo posto nella storia della Serie A a girone unico per numero di presenze, dietro solo a Concetto Lo Bello, che al momento del suo ritiro esattamente 50 anni fa (1974) aveva diretto 328 incontri del massimo campionato.
Manca ancora un tassello però alla conclusione definitiva dalla carriera, almeno sul campo: gli Europei in Germania.
La degna conclusione di una fantastica carriera internazionale, che lo ha finora portato a dirigere anche una finale di Champions League ed una semifinale dei Mondiali.
Per questo tutti gli amici di Schio sono pronti a fare il tifo per lui in questa ulteriore esperienza umana e professionale ad altissimi livelli.