R.T.O. DEL 06/11/17 CON OSPITE MARCO PICCININI DELLA SEZIONE DI FORLÌ

  • 10 Novembre 2017


Per la R.T.O. N°5 tenutasi lunedì 6 ottobre scorso, la nostra Sezione ha avuto il piacere di ospitare l’arbitro della CAN B, al debutto quest’anno in Serie A, Marco Piccinini della Sezione di Forlì. Ecco l’articolo sulla serata.

Benvenuto e presentazione dell’ospite come sempre affidati al Presidente di A.I.A. Schio Michele Dalla Vecchia che ha voluto ricordare assieme a Marco l’occasione di averlo potuto conoscere anche nella veste di suo Osservatore durante la permanenza dell’arbitro forlivese alla C.A.I..

Un emozionato Piccinini, che proprio all’inizio di questo campionato ha esordito in Serie A in occasione di Atalanta – Crotone del 20/09/17, ha salutato e ringraziato la platea di Schio prendendo spunto dalle parole del celebre filosofo cinese Sun Tzu, per sottolineare l’importanza del “conoscere se stessi” esponendo ciò che rappresenta per lui il mondo arbitrale, sottolineandone svariati aspetti e l’importanza della preparazione pre-gara (analisi della partita e della propria forma atletica).

Metafora della formazione in campo

Marco ha voluto definire alcuni aspetti dell’arbitro rifacendosi ai numeri di maglia, ai ruoli/reparti che compongono una classica formazione calcistica (“la formazione ideale dell’arbitro”).

Il numero 10, il regista della squadra, è un po’ come l’arbitro; siamo noi infatti i registi di tutto ciò che succede in campo.

Il regolamento è il nostro portiere; la conoscenza del regolamento ci permette infatti di difenderci dalle situazioni all’interno terreno di gioco.

Nel reparto di difesa troviamo la preparazione individuale, tecnico-atletica e anche mentale, ossia la capacità di avere una mente “libera”. Non meno importante è anche la preparazione alla partita intesa nello studio delle squadre, i componenti della rosa e le loro caratteristiche.

A centrocampo mettiamo l’anticipazione (essere uno step avanti all’evento) avendo la capacità di saper leggere in anticipo l’azione e saper valutare/interpretare determinate situazioni di gioco.

Gli attaccanti sono invece: il lavoro di squadra (fondamentale il rapporto con gli assistenti e gli altri componenti eventuali della formazione arbitrale), la corretta interpretazione del regolamento e soprattutto la capacità di decisione.

Il centrocampo e l’attacco sono le cose più visibili dall’esterno, mentre più difficile è scorgere il lavoro della nostra difesa, rappresentata da tutto ciò che riguarda la preparazione dell’arbitro antecedente la gara. Il successo dell’arbitro può essere paragonato all’illusione dell’iceberg … questo perché molto di ciò che forma un arbitro non si vede in superficie (sacrificio, dedizione, resistenza, disciplina, duro lavoro, …).

Puzzle arbitrale

Gli aspetti di un arbitro possono essere anche riassunti come una sorta di puzzle: Preparazione individuale – La nostra Sezione – I momenti difficili – I comportamenti personali – La componente di fortuna.

L’atteggiamento arbitrale

L’arbitraggio è anche tanta emozione: c’è il divertimento ma ci sono anche stress, preoccupazioni e paure.

Una parentesi sul talento … la fortuna di averlo non va sprecata: bisogna saperlo gestire al meglio e non buttarlo via.

Tutti aspetti che non sono solo parte dell’arbitraggio ma anche della VITA!

A seguire un confronto con i ragazzi più giovani in platea attraverso alcuni filmati proposti da Marco (riguardanti alcune situazioni a lui accadute di recente) per meglio comprendere il giusto atteggiamento arbitrale. Ponendogli la domanda: “è vero che la bravura nell’anticipare l’azione è dovuta all’esperienza?”, Marco ha risposto: “è dovuta soprattutto all’esperienza ma si può migliorare anche andando a vedere le partite di persona, delle categorie in cui si arbitra o immediatamente superiori per poter poi confrontarsi in Sezione con i colleghi”. L’esperienza è frutto anche dal saper essere autocritici, perché i migliori osservatori siamo noi stessi.

Per concludere la riunione Marco ha chiosato con questa frase: “Ogni mattina è una nuova opportunità per cambiare in meglio la tua vita”, auspicando come ognuno di noi possa cogliere quotidianamente il meglio trovando gli stimoli nell’arbitraggio come nella vita di tutti i giorni.

Molte altre sono state le citazioni del nostro ospite che hanno impreziosito una serata già ricca di spunti, a conclusione della quale il Presidente Dalla Vecchia si è detto molto soddisfatto e, congratulandosi con l’ospite, ha voluto ringraziarlo a nome di tutta la Sezione Aldo Frezza consegnandogli un piccolo omaggio a suggello della sua visita a Schio.

Grazie ancora Marco da tutta A.I.A. Schio!