UNA STORIA LUNGA QUARANT’ANNI

  • 14 Agosto 2022

È una lunga storia fatta di passione e di impegno quella che ha portato la nostra Sezione a superare i 40 anni di attività.
Alle celebrazioni del 17 giugno scorso non è mancato nessuno, dai Presidenti, agli associati storici sino ai rappresentanti associativi e federali. I festeggiamenti sono iniziati nel pomeriggio in Municipio a Schio con l’omaggio ufficiale del Sindaco Valter Orsi e della giunta per sottolineare il grande valore di un’Associazione che è un vanto per la città e per l’intero comprensorio.
Una festa, quella del quarantennale, che per tutta la serata è proseguita come un lungo e grande abbraccio tra passato e presente, da quel 1° luglio 1981 quando alcuni coraggiosi arbitri associati alla Sezione “Nereo Bertoli” di Vicenza ebbero l’ardire di pensare ad una Sezione arbitrale anche a Schio, con competenza territoriale su 35 Comuni dell’Alto Vicentino. Tanti i traguardi prestigiosi raggiunti da allora, impossibile citarli tutti, che hanno fatto della “Aldo Frezza” un fiore all’occhiello per il territorio.
Una Sezione di uomini e di donne che prima di essere arbitri sono portatori di valori dentro, ma soprattutto fuori dal rettangolo di giuoco. Questo è stato ricordato con grande emozione dall’attuale Presidente sezionale, Michele Dalla Vecchia, raccontando la gioia di rappresentare questo gruppo: “Quante emozioni vissute, partite arbitrate, Riunioni Tecniche Obbligatorie, serate trascorse insieme e soprattutto quante amicizie sono nate in Sezione, cresciute nel tempo e rimaste anche per la vita. La storia di una Sezione – ha proseguito il Presidente Dalla Vecchia – la scrivono gli associati tutti, dai neo immessi agli arbitri nazionali e internazionali dei Campionati più importanti. La nostra storia è fatta di gare sui campi di periferia, di ogni serie nazionale e internazionale”.
Il Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Veneto, Giovanni Stevanato, con grande orgoglio ha ricordato le figure arbitrali venete più importanti: “Questa è l’unica regione italiana ad aver dato i natali a 5 arbitri mondiali: Giuseppe Scarpi nel ‘34 e nel ‘38, Aurelio Angonese nel ‘74, Paolo Casarin nell’82, Guido Agnolin nell’86 e nel ’90, quest’anno Daniele Orsato  in Qatar. Esiste un triangolo magico – Mestre – Bassano – Schio che deve essere allargato”.
In seguito, ha preso la parola Antonio Zappi, Componente del Comitato Nazionale: “Ringrazio la Sezione di Schio e i Presidenti che negli anni hanno duramente lavorato per raggiungere i traguardi che si sono prefissati. Particolare attenzione va posta alla grande ed evidente umanizzazione che si respira in Sezione, frutto di una continua e proficua collaborazione non solo tra i Componenti sezionali, ma anche tra gli esponenti di tutta quanta l’AIA”. Zappi si è poi soffermato sulla prestigiosa convocazione di Orsato ai prossimi mondiali, da lui definito “orgoglio veneto e italiano”. Infine, nell’affrontare il discorso relativo al calcio femminile, il Componente Nazionale ha citato Anna De Toni, la prima donna ad arbitrare in Serie C.
Gli importanti traguardi raggiunti si devono anche ai Presidenti di Sezione che si sono succeduti: Antonio Spillare, Samuele Levato, Natalino Tagliapietra, Emanuele Zenere, Giampietro Maino e Michele Dalla Vecchia, oggi in carica.
Quella degli arbitri di Schio è una famiglia dove l’ascoltare e il dare l’esempio sono gli insegnamenti più alti e mai fuori moda. Un esempio fatto di poche parole e tanta concretezza è quello indiscutibilmente dimostrato in questi anni da Daniele Orsato. Più di 250 gare dirette in serie A, oltre 40 quelle in Champions League, miglior arbitro del mondo nel 2020 e ora, a quasi 47 anni, è l’unico fischietto italiano designato ai Mondiali in Qatar. Tutto questo senza mai tirarsi indietro nel dare supporto alla propria Sezione, nel tenere lezioni tecniche o andare a visionare i colleghi più giovani al loro esordio sui campi di Provincia.
Quello di Daniele è stato il saluto conclusivo della serata, seduto tra Alessandro Giallatini e Ciro Carbone, i due assistenti che lo accompagneranno in Qatar a novembre. Arriva ormai a tarda sera dopo una giornata ricca di emozioni intense e di ricordi che affiorano tra sorrisi e anche qualche lacrima di commozione quando Daniele parla dei suoi affetti e della sua soddisfazione nel veder crescere i nuovi talenti, senza mai scordare quel ‘Schio’ che ricorre più volte nel suo discorso, la più bella delle medaglie, quell’appartenenza esibita con l’orgoglio di chi, frantumato record dopo record, non ha mai scordato il punto di partenza.
Il tempo di un brindisi ed è già il momento di pensare al prossimo traguardo che, per scaramanzia, come più volte ricordato durante l’evento, non si dice quale sarà.