NON LASCIAMO NULLA AL CASO: SI RESTA SEMPRE DOVE SI MATURA BENE

  • 22 Febbraio 2024

Nella serata di lunedì 19 febbraio si è tenuta la più recente Riunione Tecnica Obbligatoria (RTO) dedicata agli associati della Sezione di Schio.

L’incontro plenario, che ha visto una buona partecipazione, è stato contraddistinto dalla seconda visita stagionale del Comitato Regionale (CRA), rappresentato dal Componente del Consiglio e relatore della serata Alessandro Caso della Sezione di Verona.

Una domanda dell’amico Alessandro ha aperto la riunione smuovendo subito menti e ricordi individuali: “Perché sei arbitro?”.

La risposta è stata cercata analizzando ciò che la nostra attività regala a chi la svolge, che spesso è più di ciò che un giovane nuovo collega crede e spera di trovare: tre parole-chiave, “Identità, Ruolo e Maturazione”.

L’attenzione è stata anzitutto posta su quanto sia importante, a partire dall’adolescenza ma per tutta la vita, sentirsi parte di un’associazione/gruppo ristretto i cui membri condividano passioni ed interessi.

Questa identità che man mano si rafforza va a sua volta a dare linfa al modo di percepire il proprio ruolo sul terreno di gioco, che “assieme alle esperienze svolte anche collateralmente, nel vivere l’Associazione Italiana Arbitri (AIA)  pure fuori dal campo, contribuiscono a creare un bagaglio esperienziale estremamente maturante.

Alessandro ha sottolineato però come non basti accumulare gare, ma come “lo studio di sé stessi e delle proprie caratteristiche fisiche, mentali ed attitudinali sia fondamentale per comprendere dove e come si possa migliorare, anche grazie ai consigli di osservatori, dirigenti e colleghi più maturi”.

La serata è poi proseguita con riflessioni sul piano tecnico: Alessandro ha fornito più video di una stessa partita, così da invitare i presenti ad analizzare come “un evento apparentemente isolato possa ripercuotersi sulla storia di una gara intera”.

È stata ricordata l’assoluta importanza della prima parte di una partita, quella in cui la propria maturazione nel ruolo ed identità in campo fanno la differenza. Ci sono dei “paletti da mettere sin dall’inizio della partita, soprattutto nelle prime volte: il primo fallo, la prima ammonizione, il primo richiamo, ecc.” che determinano la soglia tecnica e disciplinare della gara.

Alessandro ha sottolineato inoltre come sia opportuno, sin dall’arrivo all’impianto, “fornire un’idea avere brillantezza dagli atteggiamenti per seminare una migliore immagine di sé come autorevole e credibile”.

Concetti tutti sulla carta chiari ma che talvolta rischiano di perdersi nella quotidianità e che quindi fa bene ogni tanto ricordare, anche come fonte di nuova energia e motivazione.

Pertanto, grazie Alessandro, grazie CRA Veneto, grazie Consiglio Sezionale; per aver offerto a tutti una bella serata densa di sensazioni positive e per averci ricordato perché NOI SIAMO ARBITRI.